Da Libretto di transito
(From The Little Book of Passage)
Ecco il fiume che mi allarga lo sguardo, che mi attraversa la fronte. Lo aspetto ogni volta. So quando arriva dal diverso rumore che fanno le rotaie sul ponte. Accanto al sedile una piccola valigia. L’ho preparata sapendo di andare. Sospendendo un attimo i gesti che piegavano e riponevano, ho deglutito allontanando il sapore. Così fanno gli adulti, nascondono per proseguire.
Here’s the river which widens my gaze, which flows through my forehead. Each time I await it. I know when it’s coming because the rails make a different noise on the bridge. Next to my seat is a small suitcase. I packed it, knowing I was leaving. Breaking off for a moment the movements that were bending down and placing, I swallowed yet kept the taste at a distance. Adults do this, hiding to keep going.
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È sempre qui che ci incontriamo, in questo campo di forze dove puoi trovarti sulla bocca il silenzio di un altro. Nessuna presenza, nessuna costanza delle cose. La voce e i gesti governati dalla frequenza di una stazione non raggiunta.
It is always here where we meet, in this force field where you can find another’s silence on your lips. No presence, no constancy of things. Voice and movements ruled by the unfound frequency of a radio station.
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Le frasi non compiute restano ruderi. C’è un intero paese in pericolo di crollo che stai sostenendo in te. Sai il dolore di ogni tegola, di ogni mattone. Un tonfo sordo nella radura del petto. Ci vorrebbe l’amore costante di qualcuno, un lavorare quieto che risuona nelle profondità del bosco. Tu che disfi la valigia, ti scordi di partire.
Unfinished sentences remain ruins. You’re supporting inside yourself an entire village in danger of collapsing. You know the pain of every tile, every brick. A dull thud in the clearing of your chest. Perhaps it’s someone’s constant love, a calm chore resounding in the depths of the woods. You who are unpacking your suitcase, you forget to leave.
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Con il tuo bene continui a tessere questo spazio, a portare dettagli e densità. Il tuo bene è un filo che si rigenera di continuo formando una ragnatela. Io sono avvolta lì, un po’ viva e un po’ morta. Ma se svolgessi il filo e tornassi a vedere, troveresti una croce sormontata da un cerchio. Così sottile e lieve, tracciata sulla polvere. Basterebbe un tuo soffio per liberarmi.
With your goodness, you continue to weave this space, to bring details and density to it. Your goodness is a thread that regenerates itself continually, forming a spider web. I’m wrapped up in it, a bit alive, a bit dead. But if you unwound the thread and came back to see, you’d find a cross surmounted by a circle. So thin and light, drawn in the dust. A single breath from you would be enough to free me.
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Mi porti in salvo come sollevando la parte più fragile di te. Resisti nel tumulto. Ed eccoti al varco, attraversato da scariche di luce chiara. Non hai più viso, sei fuori da ogni contorno. Soltanto luce chiara. Vorrei raccoglierti con le mani, contenerti mentre nasci, ma ti sprigioni: sei la corrente prima che non si può toccare.
You bear me to safety by raising the most fragile part of yourself. You resist amidst the tumult. And here you are at the threshold, clear light flashing through you. You no longer have a face, you’re beyond all contours. Only clear light. I’d like to gather you up in my hands, take you in you while you are born, but you gush forth: you are the primal current that cannot be touched.
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I tuoi occhi potrebbero essere azzurri o neri. Il tuo nome potrebbe averlo chiunque. Mi è uscito dalle labbra una volta. Sono cose che capitano, e poi devo averti confuso. Ti ho stretto, sfaldavi come creta al sole. Ora riposa nella pace di chi è stato dimenticato.
Your eyes could be blue or black. Anyone could have your name. It once sprung from my lips. These things happen, and then I must have mistaken you. I hugged you tight: you crumbled like clay in the sun. Now rest in peace, of one who has been forgotten.
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Ti chini verso una pozza di fango. Porti le mani sul viso e lo fai scuro. Resta l’incavo degli occhi. Dalla punta delle dita alle spalle ti accarezza la terra. Il bianco dei denti chiama le ossa sommerse. Un grande animale marino dorme sotto la sabbia. Il rito è quasi concluso.
You bend over a mud puddle. Cover your face with your hands and make it dark. The eye sockets remain. From your fingertips to your shoulders, the earth caresses you. The bright white teeth call out to the submerged bones. A big sea animal sleeps beneath the sand. The ritual is almost concluded.